Descrizione
(75 cl.)
Da vigne di circa 65 anni, nel prestigioso vigneto di Les Crayons, su terreno ricco di gesso; se si vuole avere un’idea di cosa sia un terreno gessoso, Les Crayons è il vigneto simbolo per capirlo… Pinot Noir 50% e Chardonnay 50% per questo champagne fantastico: giallo dorato brillante con riflessi cangianti e perlage fine e persistente, per un aroma intenso di fiori, agrumi, burro, pasticceria dolce, fiori bianchi, miele e nocciole tostate; alleggerisce lo spettro olfattivo quella lunga e intensa linea minerale che sembra rimandare ad echi marini, chiudendo in una nota quasi salmastra. Al palato ci mostra l’eccellenza della maestria della Maison nel saper dosare l’utilizzo del legno sia in fase di vinificazione che di affinamento dei vini base: il legno riesce infatti a donare una maggiore struttura sulla quale poggiano poi note agrumate e sapide. Il sorso è morbido, cremoso, elegante, ampio e piacevolmente tostato, di lunga progressione e di grande bevibilità, davvero sorprendente…
Un interessante articolo tratto da: Le Guide des meilleurs vins de France 2018
“Nelle più grandi città del mondo, i sommelier dei bistrot alla moda, si accaparrano gli champagne dei vignerons talentuosi. Tanto che questi artigiani della bolla, spesso vittime del loro successo, mettono sul mercato dei vini molto giovani e stridenti. Dai Tarlant ci si prende tutto il tempo che serve per produrre Champagne ricchi di succo e di carattere. Arrivata oggi alla dodicesima generazione, con Mélanie e Benoît in vigna e cantina, questa Maison ha cominciato a produrre Champagne nel 1687 […] tornato alle sue radici nel 1999, a Oeuilly, Benoît cerca di sottolineare le espressioni del terroir e di produrre Champagne “che abbiano gusto e forza”. Questo vignaiolo generoso crea allora alcune nuove cuvée da vecchie vigne, con le tre grandi varietà champenoise ma riporta anche l’attenzione su varietà antiche (pinot bianco, petit meslier, arbanne); ammoderna le tecniche, pur senza tradire l’antico savoir–faire familiare; vinfica in tonneaux e prolunga gli affinamenti (i 2004 usciranno solo nel 2018). La solidità di questi Champagne, che sono riferimento assoluto nell’universo dei non dosati, merita di essere salutata con una seconda stella.[…] La loro viticoltura si rivela esigentissima: adattata al mosaico di suoli e sottosuoli dei loro vigneti: dalle sabbie alla silice, dalle argille calcaree al gesso puro. Nessun lievito selezionato, né enzimi, i due terzi delle vinificazioni avvengono in legno. Questi Champagne hanno volume, masticabilità, e matengono una grande freschezza in virtù del dosaggio leggero: dal 2010, tutta la produzione è passata a dosaggi minimi. Una vera filosofia di millesimati è ormai instaurata, e, come i più grandi in Champagne, i Tarlant mettono sul mercato i loro vini dopo otto o dieci anni di cantina, nella loro fase ottimale.”
BEVILO CON: